Vittime del dovere: comunicato

Comunicato dello studio de Jorio a tutti coloro che aspirano ai benefici che spettano ex lege alle vittime del dovere.


Da tempo mi sono impegnato su questo tema: il riconoscimento da parte della pubblica amministrazione alle vittime del dovere di tutti i benefici che la legge ha loro assegnato.

Dopo molte resistenze da parte degli enti e dei ministeri preposti all’applicazione della normativa in questione il mio studio è riuscito a creare una giurisprudenza favorevole a tutte le vittime del dovere, civili e militari.

E' però rimasto in contenzioso un punto molto importante: la tesi secondo la quale bisognava tenere presente quanto tempo era decorso prima dell’azione risarcitoria e cioè se fosse intervenuta la prescrizione che avrebbe precluso in ogni caso l’esercizio del diritto.

Vi è stata una lunga battaglia questo punto, anche in dottrina, non soltanto davanti alle corti di merito. Finalmente si è affermata da pochissimo tempo proprio nel corso di questo anno la tesi giusta: per le vittime del dovere non c’è prescrizione!

La sentenza numero 17.440/2022 ha affermato il principio che ogni vittima del dovere, in qualsiasi momento può proporre l’azione per essere dichiarata tale ed ottenere i benefici di legge.

Finalmente l’intenzione benefica del legislatore è stata riconosciuta e tutti coloro che aspirano al riconoscimento, indipendentemente dal momento in cui l’episodio un garante di cui sono state vittime si è prodotto, possono rivolgersi alla magistratura competente.

"L'imprescindibilità della pretesa discende ex se dalla riconosciuta natura di status della condizione di "vittima del dovere", non già da una inesistente facoltà dell'Amministrazione di attribuirla d'ufficio. Questi benefici devono rientrare nella tutela in esame essere considerati provvidenze in esame che rientrano nell'ambito della tutela du cui all'art. 38 dellla Costituzione"

Come sempre il nostro studio è a disposizione per dare una voce a chiunque ritenga di appartenere alle categorie di legge per essere dichiarate vittime del dovere ed ottenere i benefici previsti dalla normativa di riferimento. Indipendentemente dal momento in cui hanno subito il danno di cui si dolgono.



Le vittime del dovere devono essere risarcite rapidamente senza ritardi e senza inutili ‘burocratismi’

ABBIAMO FINALMENTE CREATO UNA PROCEDURA IN GRADO DI PROTEGGERE I DIRITTI DELLE VITTIME DEL DOVERE.

Lo status di vittima del dovere è stato un grande passo avanti per l'ottenimento della giusta protezione da parte delle leggi. In sostanza, con questo importante riconoscimento, le persone che subiscono gravi danni a causa del servizio prestato hanno diritto alla pensione, alle assicurazioni e ad altri sostegni finanziari, così come a tutte le agevolazioni previste dalla legge.

Ottenere lo stato di vittima del dovere significa anche l’apertura delle linee di dialogo necessarie per affrontare le numerose difficoltà che queste persone devono affrontare. Ad esempio, le vittime del dovere possono partecipare a programmi di assistenza specializzata che mirano a migliorare la qualità della vita dopo la sofferenza subita. Inoltre, ci sono iniziative specifiche per fornire loro supporto psicologico e servizi di consulenza per gestire al meglio i loro problemi.

Inoltre, ottenere lo status di vittima del dovere equivale a una presa di coscienza nei confronti di quelle persone che subiscono un danno causato dal servizio reso alla società. Si tratta di una manifestazione tangibile del riconoscimento e dell'apprezzamento per il sacrificio che hanno fatto.

Lo status di vittima del dovere aiuta anche a sensibilizzare la società sull'importanza di compiere la propria parte nella protezione delle persone che mettono a rischio la loro stessa vita al servizio dei propri simili. Si tratta di un cambiamento culturale positivo che non poteva non avere grandi conseguenze e benefici.

Il riconoscimento da parte della pubblica amministrazione al risarcimento delle vittime dei decorsi è un tema a cui lo studio ha dedicato molto tempo nel corso degli anni. Tuttavia, gli enti preposti all’applicazione di questa normativa hanno opposto tutta una serie di resistenze che hanno reso necessario il nostro intervento per creare una giurisprudenza favorevole a tutte le vittime del dovere, civili e militari.

Un particolare argomento che ha suscitato molte discussioni è stata la tesi secondo cui la prescrizione avrebbe precluso l'esercizio del diritto in determinati casi. In pratica, bisognava tenere presente il tempo trascorso prima dell'azione risarcitoria.

Per garantire i diritti delle persone coinvolte, quindi, è stato necessario sviluppare una procedura processuale precisa che tenesse conto di diversi elementi, tra cui la tempestività della richiesta di risarcimento.

Ora, per conseguenza delle lotte giuridiche condotte per anni, la situazione è migliorata perché è stato riconosciuto il principio che per chiedere il riconoscimento di ‘vittima del dovere’ e le relative previdenze non c’è prescrizione. Oggi si può scavare nel passato senza timore di vedere respinti i ricorsi per intervenuta prescrizione.

Abbiamo pertanto preparato un documento comprendente tutti i dettagli tecnici da adottare prima dell'azione risarcitoria e l'abbiamo presentato agli enti responsabili. Il documento mirava a tutelare non solo i diritti delle vittime del dovere, ma anche a definire con chiarezza i termini di tempo di cui tener conto e quali misure fossero adatte ad adempiere in caso di violazione.

Inoltre, abbiamo tenuto presente che in molti casi le vittime si trovano in momenti emotivamente traumatici, motivo per cui abbiamo cercato di rendere la procedura più semplice possibile. Abbiamo posto l’accento sull'importanza di fornire ai beneficiari un supporto adeguato in modo da facilitarne l’accesso ai servizi pertinenti. Abbiamo inoltre spiegato che la procedura doveva essere snella e tempestiva, e abbiamo raccomandato l'adozione di tecnologie digitali all'avanguardia in modo da accelerare l'intero processo.

Nonostante le difficoltà incontrate durante le fasi iniziali, siamo riusciti a ottenere importanti risultati: oggi, le vittime del dovere hanno un quadro giuridico preciso che definisce con chiarezza i loro diritti e quanto tempo devono attendere prima di conseguire il frutto dell’azione risarcitoria.

Il lavoro che sta realizzando il nostro studio, è teso a un importante traguardo: abbiamo finalmente creato una procedura in grado di proteggere i diritti delle vittime del dovere.

D'altra parte, la tutela delle persone colpite da gravi eventi non può essere lasciata a cure di fortuna. La nostra missione, quindi, è lavorare costantemente per far sì che il riconoscimento della sofferenza delle vittime del dovere e dei loro congiunti sia un argomento base dei discorsi politici e che la legislazione che ne regola l'ambito sia sempre più moderna ed equa, affinché le persone coinvolte possano ricevere il supporto adeguato affinché possano ristabilire serenità e dignità.


Vittime del dovere: Sentenza della Corte di Appello di Napoli del 18/04/2023

LA CORTE D'APPELLO HA RESPINTO IL RICORSO DEL MINISTERO DELLA DIFESA

La corte d'Appello di Napoli con la sentenza del 18 aprile in corso di pubblicazione, ottenuta dallo studio de Jorio, ha posto fine ad una vicenda molto triste perché veniva posto in dubbio il buon diritto di una vittima del dovere di vedersi assegnate le provvidenze previste dalle leggi di tutela, ovviamente a favore della famiglia, moglie e due figlie in tenera età.

Trattasi del capitano della Aeronautica Militare Desiderio JOACCHINI. Un asso del volo, deceduto in servizio mentre svolgeva un volo di addestramento. Il suo comportamento nell'occasione fu eroico perché per cercare di evitare lo scoppio del velivolo si trovò coinvolto proprio in questo e morì per le gravissime ustioni riportate: l'elicottero che egli conduceva era difettoso. In ogni caso egli era perito nell'adempimento di un dovere e per questo aveva il diritto, e per esso la sua famiglia formata, come detto dalla moglie e due bambine , ad usufruire di tutte le provvidenze che spettano in base alle norme in vigore, a favore delle vittime del dovere. Ma il Ministero della Difesa per lungo tempo si è rifiutato di adempiere al suo dovere per cui, prima il Tribunale ed ora la Corte d'Appello di Napoli sono stati costretti ad intervenire sulla vicenda.

La Corte d'Appello ha respinto il ricorso del Ministero della Difesa contro la sentenza del tribunale di Napoli che aveva dato piena ragione alle tesi della difesa del capitano, condannando il Ministero anche alle spese. Lo Studio de Jorio chiede al ministero di accettare la duplice sentenza in favore delle superstiti della capitano DESIDERIO JOACCHINI e di volere sollecitamente adempiere a quanto da esse disposto. Sarebbe anche opportuno che il Ministro o chi da lui delegato indirizzasse alla Famiglia una lettera di apprezzamento e di elogio della figura del capitano.


Corpi militari colpiti da atti di terrorismo deceduti o resi invalidi in servizio d’ordine o di soccorso

La legge 466/1980 prevedeva benefici alle vittime del dovere che faceva riferimento ai magistrati, ai carabinieri, alla guardia di finanza, alla polizia, etc..insomma a tutti i corpi militari colpiti da atti di terrorismo deceduti o resi invalidi in servizio d’ordine o di soccorso. Successivamente con legge 266/2005, art, 1 comma 562 i benefici previsti dalla L. 466/1980 sono stati estesi a tutti i dipendenti pubblici deceduti o che abbiano subito un'invalidità permanente in servizio per effetto diretto di lesioni riportate in conseguenza d’eventi verificatesi: 1) nel contrasto ad ogni tipo di criminalità; 2) nello svolgimento di servizi d’ordine pubblico; 3) nella vigilanza ad infrastrutture civili e militari; 4) in operazioni di soccorso; 5) in attività di tutela della pubblica incolumità; 6) a causa d’azioni in situazioni d’impiego internazionale, non necessariamente ostili.

Ulteriormente il DPR 7 luglio 2006, n. 243 art. 1 estendeva i benefici della sopradetta legge alle vittime del dovere :

a) per missioni di qualunque natura, le missioni, quali che ne siano gli scopi, autorizzate dall'autorita' gerarchicamente o funzionalmente sopraordinata al dipendente;

b) per particolari condizioni ambientali od operative, le condizioni comunque implicanti l'esistenza od anche il sopravvenire di circostanze straordinarie e fatti di servizio che hanno esposto il dipendente a maggiori rischi o fatiche, in rapporto alle ordinarie condizioni di svolgimento dei compiti di istituto.

I benefici consistono:

  1. Speciale elargizione di euro 200.000
  2. Assegno di euro 1033,00 mensili
  3. Assegno di euro 258,23 mensili

Le predette provvidenze economiche sono esenti da Irpef .

Altri benefici:

Il riconoscimento dello status di vittima del dovere porta con sé ulteriori vantaggi non previsti, ad esempio, con il generico accertamento della causa di servizio. In particolare dal 1° gennaio 2017 la legge di bilancio 2017 ha provveduto alla cancellazione dell'Irpef in modo generalizzato sulle pensioni dirette ed indirette conseguenti al riconoscimento dello status di vittima del dovere

Alle vittime del dovere e ai soggetti equiparati spetta, inoltre:

  1. l' esenzione dal pagamento dei ticket per ogni tipo di prestazione sanitaria;
  2. l' assunzione diretta (nonché il coniuge ed i figli superstiti ovvero i fratelli conviventi e a carico qualora unici superstiti), con precedenza rispetto ad ogni altra categoria e con preferenza a parità di titoli;
  3. l'accesso a borse di studio per i vari anni scolastici ed accademici universitari;
  4. l'assistenza psicologica a carico dello Stato;

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